L’Innovazione Invisibile – Editoriale AISDET

“Development is about transforming the lives of people, not just transforming economies" Joseph Stiglitz

NASCE IL PROGETTO L'INNOVAZIONE INVISIBILE

Questo editoriale nasce da un’idea: coinvolgere il lettore in una serie di riflessioni proposte dalle nostre autrici.

 
Oggi si parla moltissimo di innovazione come processo in continuo mutamento anche se, all’interno della quotidianità vissuta come professioniste, si riscontrano aspetti mancanti, elementi su cui occorre porre maggiore attenzione.

 

L’innovazione stessa nasce per creare qualcosa di “nuovo”, ma il contesto nella quale si deve intersecare, vista l’evoluzione così dirompente della nostra società, può non essere sufficientemente pronto o adeguato.

Per essere innovatori culturali e integrare l’innovazione all’interno della collettività
bisogna essere preparati avendo ben chiare quali sono le possibili strade da percorrere ma anche i limiti che le stesse possono porre.

 

“Development is about transforming the lives of people, not just transforming
economies”
Joseph Stiglitz

 

Un esempio dirompente è il mondo della salute, dove abbiamo da una parte la
ricerca che fiorisce in soluzioni “utili” al nostro destinatario le quali però, non fanno i conti con i contesti amministrativi e normativi di riferimento.

Questo crea rallentamenti e determina uno scostamento tra l’idea iniziale da studiare, prototipare, certificare e commercializzare (sia essa oggetto o un servizio) oltre ad allontanare chi non è pronto con idonee competenze per fare innovazione.

Parlando all’innovazione come divinità di conoscenza e progressione, ci rivolgiamo ai “promotori” dell’innovazione.

 

Chi sono oggi gli innovatori 4.0?

 

Potremmo parlare di innovatori senza parlare anche di innovatrici? Sarebbe utile un confronto realistico attraverso la lettura di statistiche, di puri numeri? Google offre decine e decine di citazioni sull’innovazione, la maggior parte derivano da CEO, scienziati ma non da CEO e scienziate donne, perché?

Woody Allen, Steve Jobs, Peter Ferdinand Drucker, Erri De Luca, Josè Saramago, Elon Musk, Bill Gates, Nassim Nicholas Taleb, Luciano Attolico, Daniel Goleman
definiscono e citano a loro modo il termine, poi arrivano solo dopo Coco Chanel e Patrizia Boi.

 

È interessante notare la numerosità maschile e viene da chiedersi se anche
all’interno di strumenti così moderni come il WEB, il blogging, la SEO vi siano dei parametri che tengano in considerazione ogni professionista come compositore di innovazione indipendentemente da chi sia concretamente, maschio o femmina.

 

L’INNOVAZIONE INVISIBILE, un filo che c’è ma non si vede

 

Il progetto nasce in collaborazione con l’Associazione AISDET, con la direzione di Massimo Caruso, la co-direzione di Manuela Appendino e il contributo di un gruppo di professioniste di eccellenza nel mondo ingegneristico & ICT.

 

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