13 Mag “Se si insegnasse la bellezza alla gente…”
“Se si insegnasse la bellezza alla gente...” Con questa emozionante citazione di P. Impastato, da cui mi permetto di prendere solo un piccolo spunto, vorrei continuare il discorso sull'Ingegneria del Bellessere, come un fenomeno culturale, con una semplice overview.
…”Com’è tragico” mormorò Dorian Gray, gli occhi fissi sul suo ritratto “com’è tragico! Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane. Giovane quale io sono in questa giornata di Giugno. Oh, se si potesse realizzare il contrario! Se io dovessi rimanere sempre giovane, e il ritratto diventasse vecchio! Per questo, per questo, darei qualunque cosa! Darei la cosa più preziosa del mondo! Darei anche la mia anima per questo!”.
Oscar Wilde nel suo celeberrimo “Il ritratto di Dorian Gray” letto ai tempi del Liceo, mi faceva interrogare, anche se in maniera distaccata, su come le persone potessero affrontare gli aspetti dell’Invecchiamento in generale ed in correlazione con l’Estetica.
I miei studi universitari e post e le attività lavorative svolte, sono stati di conseguenza, sempre orientati allo studio della ricerca di miglioramenti vari per la Salute, il Benessere ed il Bellessere delle persone.
Caso vuole anche che in questi giorni a Roma ci sia un importante congresso sulla Medicina Estetica (SIME).
Se da una parte Medicina ed Innovazione Tecnico-Scientifica hanno continuamente incrementato, dal punto di vista quantitativo, le aspettative e l’età media di vita, dall’altra è diventato sempre più legittimo porsi anche domande sulla qualità della stessa vita.
La capacità di risolvere i problemi, cercando di eliminare il “dolore” associato, è sinergicamente affiancata alla ricerca di creare “piacere” e far sorridere le persone.
La letteratura, in generale, è densa di argomentazioni, citazioni, aforismi in merito agli aspetti dell’invecchiamento, della bellezza, dell’estetica ed affini con un occhio di riguardo ai canoni che hanno caratterizzato ogni diverso periodo storico.
In particolare l’Estetica è collegata spesso al concetto di bellezza naturale e valutata attraverso la percezione e la sensazione.
Lo stesso concetto di età e vecchiaia, nell’arco del tempo, è per esempio cambiato.
Uno dei caratteri tangibili e più interessanti di questo settore è che, in un periodo economico caratterizzato dal fenomeno della “crisi”, gli investimenti delle persone sulla cura del proprio benessere estetico sono aumentati. Le persone, sia per un riscontro fisico che psicologico vogliono, non solo stare bene, ma stare meglio. In sintesi: vogliono rivolgersi al medico anche per richiedere soluzioni atte ad elevare gli standard qualitativi di vita.
La Medicina Estetica può venire in aiuto con soluzioni che riguardano sia il genere femminile, come facilmente intuibile, ma anche, con un andamento sempre crescente, quello maschile.
La Medicina Estetica non è una Specialità della facoltà di Medicina e Chirurgia ma sempre più stanno proliferando corsi (universitari e post lauream), scuole e master atti a formare il Medico.
La Medicina Estetica è una disciplina medica che si occupa della costruzione o della ricostruzione dell’equilibrio psicofisico individuale e si rivolge essenzialmente a chi vive a disagio la propria vita per un inestetismo mal accettato. È una medicina per la qualità della vita, per la salute come espressione del benessere psico-fisico.
È una medicina fondamentalmente preventiva e poi correttiva. Dopo un approfondito studio del paziente attraverso un approccio diagnostico standardizzato (check-up di Medicina Estetica) nella fase preventiva i medici insegnano come “conoscere” e “accettare” le strutture fisiche ereditate, per proteggerle e gestirle secondo regole di igiene di vita: alimentare, fisica, psicologica e comportamentale, cosmetologica. Nella fase correttiva il programma si avvale esclusivamente di metodologie e tecniche ufficiali: medico-chirurgiche, fisiochinesiterapiche, termali e cosmetiche. Le cure per l’invecchiamento devono riguardare tutto il corpo rispettando i canoni dell’armonia, dell’età fisiologica ed anagrafica.
L’obiettivo di molte persone non è quello di cambiare l’aspetto fisico ma di prevenire e contrastare il processo fisiologico dell’invecchiamento o di recuperare qualcosa che si è perso nell’arco del tempo. In alternativa alla chirurgia plastica o parallelamente alla stessa, il trend di scelta verso il “non invasivo” da parte delle persone, è ancor più evidente.
Il settore offre un ventaglio di offerte variegate di trattamenti rivolti alla cura del viso e/o del corpo; ad esempio: creme e sieri, filler, biorivitalizzanti, bioristrutturanti, tossina botulinica, fili di sospensione, peeling, fotoringiovanimento, ossigeno ad alta pressione, stimolazione del derma con onde radio e calore, ultrasuoni, plasma, laser, mesoterapia, carbossiterapia, cavitazione…per citarne solo alcuni.
Il mondo degli elettromedicali, parallelamente ed ascoltando la Medicina, si è evoluto molto riguardo questo settore proponendo soluzioni orientate, alla sicurezza dei trattamenti (primum non nocere), alla garanzia dei risultati ed anche alla gradevolezza dei trattamenti. Il perfezionamento certificato per la progettazione, produzione, assistenza tecnica delle aziende produttrici e distributrici dei dispositivi elettromedicali è ovviamente fondamentale. Si parla sempre più di scelta di sistemi e soprattutto di protocolli, quindi di organi e piani di trattamento composti da elementi che lavorano in maniera sinergica rispetto all’utilizzo singoli devices.
La pelle, target principale di molti trattamenti, è studiata nei suoi strati fondamentali epidermide, derma ed ipoderma, affinché ogni soluzione proposta al paziente possa essere la più efficace possibile. È importante ed anche ovvio sottolineare che spesso una sinergia tra le varie metodiche comporti un’amplificazione del risultato per il paziente.
È doveroso, curando un aspetto del paziente, considerare lo stesso aspetto come una parte del tutto. Il corpo umano non è realizzato con componenti che funzionano a compartimenti stagni.
Notevoli progressi si stanno ottenendo riguardo la Medicina di precisione e personalizzata. L’obiettivo è quello di proporre al paziente soluzioni per le proprie esigenze in base alle sue caratteristiche individuali.
È immediato, pensare che un punto fermo da cui partire sia quello della genetica che caratterizza in maniera unica ogni individuo.
Con l’obiettivo di curare in senso ampio il malato piuttosto che la malattia, la persona può ricevere un trattamento con un protocollo “progettato” in base alle sue specifiche. Un vestito disegnato su misura con la scelta di appropriati tessuti e colori vestirà in maniera più armonica il nostro corpo.
È intuibile nel contempo pensare che, quando si parla di non-invasività, trattamenti naturali, gradevolezza e via discorrendo, le tempistiche di risposte e la quantificazione delle stesse varino. È importante informare il paziente e confrontarsi in merito a quelle che sono le sue aspettative, gli obiettivi raggiungibili ed i risultati conseguiti. È ovvio che il medico a monte debba essere in primis un buon ascoltatore delle esigenze del paziente prima di presentare un plateau di soluzioni.
La valutazione fotografica (immediatamente percepibile dal paziente) ed altre tecniche anche di riscontro dermatologico, permettono di accompagnare e rendere edotto il paziente nel suo percorso di trattamento/i.
Genetica, stile di vita, fattori ambientali coadiuvano i vari trattamenti per il raggiungimento degli obiettivi e ed il mantenimento dei risultati.
Come può emergere, tutto sembra in perenne evoluzione ed in continuo miglioramento così come è giusto che sia quando si parla del connubio indissolubile tra Medicina ed Innovazione Tecnico-Scientifica. Di conseguenza la formazione ed il confronto tra gli esperti del settore (Medici, Ingegneri Biomedici, tecnici, aziende…) sono intrinsecamente necessari.
Noi esseri umani siamo imperfetti e spesso ci innamoriamo dei difetti di chi ci circonda. Nel contempo, però, la stessa perfettibilità, la continua ricerca del miglioramento, la capacità di adattamento ai cambiamenti sono caratteristiche che ci contraddistinguono e ci rendono detentori anche di una bellezza unica.
Luigi Ladislao
www.lamedicinaestetica.it/it/
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